Mariangela D'Abbraccio I Daniele PecciUN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO di Tennessee Williamstraduzione Masolino D’amicocon Mariangela D’Abbraccio e Daniele Peccie con Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu e

Massimo Odiernaregia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi produzione GITIESSE Artisti Riuniti co produzione La Pirandellianain collaborazione con AMAT La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tennessee Williams abbia fantasticato sull’opera in grado di svelare il lato oscuro del sogno americano. Un tram che si chiama desiderio divenne il capolavoro di Williams, un testo amato, odiato, conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ha squarciato prepotentemente il velo sulla macchina oppressiva della famiglia, su falsità e pregiudizi, sulla feroce stupidità delle paure morali.Il dramma, premio Pulitzer nel 1947, mette per la prima volta l’America allo specchio, di fronte a temi come l’omosessualità, il sesso, il disagio mentale, la famiglia come luogo non proprio raccomandabile. Il testo è ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia di Blanche che, dopo che la casa di famiglia è stata pignorata, si trasferisce dalla sorella Stella, sposata con un uomo rozzo e volgare di origine polacca Stanley. Blanche è alcolizzata, vedova di un marito omosessuale, e cercherà, fallendo, di ricostruire un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley. Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la porterà alla pazzia.La regia è affidata ad un grande maestro di fama internazionale: Pier Luigi Pizzi, fondatore con Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk della “Compagnia dei giovani”. Il ruolo di Blanche Du Bois è affidato a Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro, reduce dai successi di Filumena Marturano per la regia di Liliana Cavani. Nel ruolo di Stanley Kowalski, che fu di Marlon Brando, Daniele Pecci.