di Michele Moricon Sara Allevi e Giulio Canestrellimaschere e pupazzi StivaLAB, Sara Allevi, Giulio Canestrellicostumi Antonia Munarettiscenografia Alberto Nonnatodisegno luci Matteo Pozzobonregia Michele Mori Ho un languirono che non mi abbandona,ci

penso e ripenso da più di mezz’ora.Mi ronza in testa come fa un’ape,adesso ho capito, ho voglia di RAPE! Questa storia parla di amore e di crescita, ma anche di separazione. La nostra Raperonzolo è frutto dell’amore di due genitori qualunque, non di un re e di una regina, ma proprio come una principessa verrà cresciuta, ricoperta d’affetto e regali, di attenzioni pian piano sempre più soffocanti. Colpa di una mamma iperprotettiva, gelosa della propria bambina e proprio per questo disposta a tutto pur di proteggerla. Ma non si può tener legato l’amore e un giorno Raperonzolo sentirà la voglia di scoprire il mondo e di seguire le proprie passioni. Ecco quindi i primi scontri tra madre e figlia, tra Raperonzolo e quella che ai suoi occhi diverrà una strega cattiva. Ritroviamo nella storia di Raperonzolo, comportamenti, frasi e personaggi che ci ricordano il nostro quotidiano, il tutto affrontato con semplicità e divertimento. Stivalaccio Teatro