Mimmo Cuticchio | Virgilio Sieni NUDITA'un dialogo tra corpo e marionette di e con Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieniluci Paolo Meglioproduzione Compagnia Virgilio Sieni, Associazione Figli d’arte Cuticchiocollaborazione alla produzione

Fondazione RomaEuropa Festival promosso da Comune di Palermo, Assessorato alla CulturaLa Compagnia Virgilio Sieni e l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio sono sostenute dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il TurismoLo spettacolo è l’incontro tra due mondi e due visioni. In scena insieme, Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni instaurano forme di relazione tra corpo e pupo, ascolto e tattilità. Il corpo del danzatore e della marionetta sono messi in dialogo in un incontro su elementi fondamentali dello stare al mondo: camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare. La relazione tra Danza e Opera dei Pupi rappresenta un elemento inedito e un primo modello che guarda alla trasfigurazione dell’uomo e alla natura del gesto. Corpo e marionetta, trasmissione e tattilità, corpo articolare e gravità, sono gli elementi di questo viaggio nel gesto: una rappresentazione di come l’umano affiori in ogni fragilità del corpo e del pupo messi in relazione tra loro. I due artisti hanno lavorato sull’anatomia della marionetta e sulle possibilità che il corpo del danzatore ha di appropriarsi di tecniche e azioni artistiche considerate superficialmente 'non umane'. Il centro dell’indagine è la marionetta messa a nudo, la sua ossatura in legno e metallo che pone l’attenzione sul movimento, sulla fragilità del gesto e il modo di sospenderlo. La marionetta permette di confrontarsi con tutto ciò che emerge e va oltre la nostra quotidianità e abitudine, rappresentando una nuova espressività, un nuovo modo di comporre e associare le articolazioni del corpo, un nuovo modo di stare in equilibrio e in gravità. Con l’arte della marionetta le leggi naturali del mondo emergono cristalline tra sospensione-orizzontalità e gravità-verticalità, richiamandoci in ogni istante alla “risonanza” quale fonte dei nostri spostamenti e della nostra postura di abitanti del mondo. Le storie qui narrate cercano, nei meandri dell’incontro tra i due uomini, il gioco della trasmissione che “sbriciola” la loro maestria.