Compagnia Teatrale CasterottoSIOR TITA PARON di Gino Roccaregia Matteo Spiazzicon Anna Bertoldi, Marina Caneva, Damiano Spoladori, Matteo Seppi, Enrico Allegrini, Sonia Scarperi, Alex Micheletto, Daniele Mascanzoni, Ivo Rabolinicostumi Caterina Duzziscenografie

Alex Micheletto, Andrea Albertini e Silvano Scarperi La morte del signore di una casa padronale di campagna e un’eredità imprevista cambiano improvvisamente le dinamiche di un gruppo di servitori, stravolgendo l'equilibrio creatosi negli anni. Gino Rocca (1891-1941) è stato un degno rappresentante di quel filone teatrale nato con Carlo Goldoni, portato poi avanti da Giacinto Gallina. L’autore racconta, con intelligente ironia, una storia le cui risonanze ci appaiono ancora attuali. L'uso della lingua veneta non ha un mero scopo romantico, ma rafforza e rende specifico un immaginario sociale e culturale. Il Sior Tita Paron (prima rappresentazione 1928), che ad una prima lettura può sembrare un divertissement, mostra in realtà il lato umano delle nostre debolezze, delle quali ridiamo per poi accorgerci del sottile retrogusto amaro dietro esse.