Geni sì, ma senza il becco di un quattrino in tasca da lasciare ai propri eredi. Perché se è vero che il più delle volte "nemo profeta in patria", ancor più vero è che non sempre avere un'intelligenza molto oltre la media fa diventare per forza ricchi. E a distanza di più di cento anni questo sembra ancora più vero, dimostrando che il successo non ha accompagnato le sorti dei personaggi di grande levatura culturale del Novecento. Anche le condizioni di partenza in molti casi sono state determinanti. Lo rivela il sito britannico
Ancestry.co.uk, che ha pubblicato oltre sei milioni di testamenti di età vittoriana e della prima metà del XX secolo, tra cui non poche ultime volontà di personaggi famosi, grazie alle quali è finalmente pubblico quanti soldi questi ultimi abbiano lasciato ai propri eredi.
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