Per ben intendere l’arte che è presente nel Paleolitico Superiore bisogna tenere bene a mente come essa sia influenzata dalla magia propiziatoria.
Sono oramai famosissime, tra i più antichi reperti storici, le statuette femminili. Queste donne sono raffigurate nude, con la testa e le gambe solamente accennate. Sono invece ben evidenziati i seni, il ventre e i glutei. Queste sculture sono chiamate Veneri. L’occhio umano deve saper guardare queste piccole sculture e non pensare che esse siano la riproduzione di donne realizzate da una mano inesperta, tutt’altro. Chi ha realizzato queste statuette ha voluto trasmettere proprio l’esaltazione della donna come madre, creatrice di un nuovo essere umano. Ed io direi, sono statuette da brividi per la loro profondità!Accanto a queste Veneri, ancor più frequenti appaiono le pitture (soprattutto nella penisola iberica). Le più antiche e le più importanti che son giunte sino a noi sono Le Mani. La realizzazione di queste pitture po’ essere di due tipi: in positivo (si ottengono premendo sulla parete ma nano intrisa di colore) o in negativo (applicando il colore intorno alla mano appoggiata alla parete e soffiando attraverso una canna). Anche in questo caso il significato è simbolico, difatti indica il possesso della caverna.
Spesso all’interno delle caverne sono raffigurati animali. Sono scene di caccia e la maggior parte delle volte questi animali sono raffigurati già morenti e colpiti da frecce.
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