Nel gioco de! poker c'è un momento in cui uno dei contendenti decide di andare a vedere il punto dell'avversario. Il gioco si ferma e si scoprono le carte. E'

il modo più semplice per sapere come è stato gestito il gioco e chi la spunterà. Il "vedo" dunque significa capire se uno dei giocatori ha bluffato oppure ha in mano le carte vincenti. A bocce ferme, leggere termine della regular season nel campionato di basket e stagione terminata per le due marchigiane, è arrivato il momento del "vedo". In casa Scavolini si potrà "vedere" una prossima stagione non molto diversa da quella appena conclusa. Come lo scorso anno anche per il futuro lo slogan dovrebbe essere identico: questo c'è e con questo si fa il campionato. Se poi arriva l'ultima posizione utile per restare in serie A, in casa Vuelle si potrà aggiungere un altro "scudetto" nel palmares del voglio ma non posso. A Pesaro non sembra ci siano grandi alternative all'attuale tipologia di gestione. Nessuno ha il coraggio e la forza economica di sostituire Valter e se anche ci fosse non sembra intenzionato a ricostruire la squadra del quindicennio glorioso. Poche speranze e pochissime illusioni. Certo una minore sofferenza sarebbe auspicabile. Ma quanto costa? E quanto inciderà la riforma dei campionati? Ma non solo: quanti e quali spazi si potranno creare dopo che una real politik federale vaglierà, senza più gli elettorali favoritismi, la situazione economico-finanziaria delle società? E quanti ancora saranno in grado di sostenere sfarzose e megalomani gestioni? Ecco, se il basket tornerà ai tempi del buon senso, allora lo slogan pesarese (questo c'è e con questo si fa il campionato) potrebbe addirittura far allineare la Vuelle ai nastri dei playoff. Ma è ancora presto. Prima bisogna "vedere". In casa Sutor, invece, c'è qualche problemino in più (ogni tanto una battuta per sdrammatizzare ci sta). Lo slogan è stato: partiamo poi si vedrà, quel che sarà sarà. E' venuto fuori, sul parquet, un campionato di tutto rispetto, dove staff tecnico e giocatori hanno spesso "dimenticato" le clausole contrattuali onorando la maglia che indossavano. Ma dal punto societario la situazione è cambiata di poco. Nei prossimi 45 giorni diversi saranno i problemi per la triade, con tempi da rispettare per evitare pericolose penalizzazioni. Se a Pesaro sembra non esserci nessuno a rilevare Valter Scavolini, a Montegranaro, almeno a parole, ci si muove di più. C'è il consorzio che ha cavato più di una castagna e poi ci sono addirittura, stavolta a parole, ben tre opzioni: nuova società al posto della triade, una cordata che l'affianchi o la stessa triade che resta. Il momento del "vedo" scatta dunque anche per i veregrensi. Ma in questo caso bisogna far presto: qui è già arrivato il momento di "vedere". Per quanto ci riguarda invece solo buone vacanze e buon diverttimento con i playoff da seguire in tv, sarà un indigestione di basket. Speriamo ben giocato. Massimo Carboni