Nicolas Mazzarino Cambiando i protagonisti e l’inerzia della seria il copione ed il risultato della partita non cambiano. No non è un teorema, nemmeno una formula matematica: è semplicemente la serie

playoff tra Roma è Cantù. La vittoria ancora una volta va alla squadra brianzola che, con lo stesso identico punteggio di mercoledì sera, pareggia i conti e torna al Pala Tiziano con sicuramente meno pressione sulle spalle. La truppa biancoblu non sa nemmeno cosa sia quell’andamento lento che intonava anni fa Tullio De Piscopo e parte come al solito ingranando la quinta. Brooks (10 pt), Aradori (13) e Ragland (14) allungno immediatamente a +10 dopo 7’ (17-7). Datome è in serata no e segna solo 4 punti (una vera notizia), due dei quali sanciscono il -9 (23-14) in chiusura del primo quarto. Mancinelli, Aradori e Ragland alzano il ritmo per la Lenovo e Roma appare in bambola. Mazzarino, firma i primi 5 punti dei suoi 19 della serata, che gli varranno il titolo di man of the match. All’intervallo il tabellone è impietoso per Roma: 43-28. Giusto il tempo di riposare ed ecco che l’Acea torna sul parquet e piazza un break di 9-2 grazie alla buona vena di Talor in regia (6), la fisicità di Lawal sotto le plance (20) e la precisione di Goss (miglior marcatore dell’incontro con 24 punti). Jones (13) riporta addirittura l’Acea a soli due possessi di distanza, ma un fallo tecnico fischiato a Jordan Taylor permette a Mazzarino di andare in lunetta e fissare nuovamente un divario in doppia cifra al 30’ (58-48). È ancora Bobby Jones dai 6.75 ad infondere nuove speranze ai suoi, Mazzarino però fa capire che per passare al Pianella bisogna dare di più: tripla e nuovo +10. Il “cardinala” continua a invocare gli dei canestri che dal 35’ al 37’ gli regalano uno show con 7 punti filati che valgono il +15 per la Lenovo. Happy end? Non proprio…perché Goss non ci sta a perdere così e firma 8 punti che mettono i brividi al pubblico lombardo. Lawal da sotto mette addirittura il -5 ad un minuto dall’ultima sirena. La lunettà è però amica di Aradori e Ragland nei secondi finali e da appuntamento a tutti a domenica nella capitale per la quinta sfida di questa sfida che sembra non voler avere una fine. Siena e Varese avranno il quarto faccia a faccia ancora al PalaEstra, dopo che nel terzo la squadra campione d’Italia in caricaha dimostrato primi evidenti segni di superiorità tenendo la Cimberio a 59 punti, dopo che in stagione regolare la squadra di coach Vitucci ha viaggiato ad 84 punti di media. In caso di vittoria i biancoverdi avrebbero poi tre match point a loro disposizione per raggiungere la finale. Alla Cimberio va il gravoso compito di rendere ancora imprevedibile la serie e recitare la parte della squadra che ha vinto la stagione regolare non per caso. Riuscirà? Le restano poche ore per ripassare il copione.