Gli amanti di questo bellissimo sport devono ribellarsi alle situazioni che si stanno creando in questo periodo dentro e fuori dai campi di gioco. Polemiche, polemiche all'infinito, ci sono sempre

state, ma adesso sono diventate stucchevoli e noiose. Squalifiche, ricorsi, contro squalifiche, scarpe in campo, trombette: basta! Giocate e vinca il migliore. Stiamo diventando come il calcio: vediamo complotti e angherie in ogni azione. Basta: pensate allo spettacolo! Se vogliamo attirare nuovi spettatori abbiamo imboccato la strada sbagliata. In un momento difficile come questo la gente ha bisogno di serenità, non di andarsi a sfogare nelle “arene”. Avevo auspicato dei Play off avvincenti e coinvolgenti per gli spettatori. Più famiglie e meno baruffe! Abbiamo assistito a belle partite che subito sono state macchiate da dichiarazioni a caldo che hanno fomentato risse da saloon e tensioni che non erano necessarie. Le partite trasformate in guerre sante non portano sicuramente le masse allo stadio. Riflettete, riflettete! Gli arbitri devo stemperare e non esasperare le situazioni. Applicare sì le regole ma con buon senso. Federazione e Lega non devono lavarsi le mani: ognuno deve intervenire per le sue competenze. Il pubblico deve mostrare maggiore maturità, più incitamento alla propria squadra e meno insulti agli avversari. Una battuta è simpatica, un insulto è becero: affranchiamoci dal calcio. Le società devono mantenere la calma: una sconfitta non deve essere un dramma. Se gli avversari sono più forti ammettiamolo, non cerchiamo sempre scuse. Alla lunga favori e sfavori arbitrali si compensano; se crediamo nel “grande vecchio” è meglio restare a casa. Aderite all’iniziativa IO STO CON IL BEL GIOCO Consiglio della giornata: imparare a vincere e a perdere con signorilità Buona Pallacanestro a tutti Carlo Fabbricatore