De Cesare Prima dell'ufficializzazione del nuovo allenatore passerà, forse, un altro weekend. Da lunedì in poi la Pallacanestro Varese e la società biancoverde potrebbero, a distanza di poche ore l'una dall'altra,

rispettivamente salutare e annunciare il tecnico di Venezia. A breve i club concluderanno definitivamente le operazioni burocratiche, incartamenti, documentazioni e altro. Ieri Gianandrea De Cesare era in sede per velocizzare il tutto, firmando alcuni degli incartamenti. Allo stesso tempo, come confermato dagli agenti di Vitucci, il prossimo allenatore della Sidigas dovrà firmare la rinuncia ai premi playoff che, meritatamente, aveva guadagnato sul campo. Nel mezzo la Sidigas dovrà risolvere con Pancotto. In tutto questo si susseguono rumors di vario genere. Sebbene l'ex trainer di Varese non si sia seduto ancora con Nevola per parlare di mercato, sembrava che Vitucci potesse richiedere un assistente, Stefano Bizzozi. Possibilità scartata dalla Cimberio decisa a estendergli il contratto. «Non abbiamo ancora parlato di staff o di altro con Vitucci», replicano gli operatori di mercato avellinesi. I movimenti della Scandone sono seguiti con interesse e ammirazione da tutto l'ambiente cestistico nazionale, sorpreso dell'operazione Vitucci. A commentare la trattativa avellinese è Massimo Faraoni, ormai ex general manager della Virtus Bologna, il 30 giugno scadrà il suo mandato, capace di investire grandi risorse sui giovani talenti. Le V nere negli ultimi anni hanno fatto razzie di titoli nazionali giovanili, ultimo lo scudetto Under 19 contro Venezia. «Credo che Avellino abbia deciso di puntare su Vitucci, professionista in gamba, perché alla Scandone nel recente passato ha fatto bene e quest'anno con Varese ha decisamente compiuto un ottimo lavoro». Faraoni, dall'alto della sua esperienza, invita a non guardare ai costi della negoziazione. «Si deve considerare l'allenatore come un investimento, non come un costo. Se Avellino crede che Vitucci sia la persona adatta per il suo progetto, penso abbia compiuto la scelta giusta per la sua idea di programmazione. Probabilmente - continua Faraoni - si poteva gestire meglio la situazione di Pancotto. Se c'erano dei dubbi, si sarebbero dovuto manifestare, evitando di avere un altro tecnico sotto contratto». Da uomo mercato l'ex-manager della Virtus Bologna invita il basket italiano a non commettere follie: «Penso sia giusto prendere giocatori a costi contenuti. Gli stessi atleti ed i loro agenti dovrebbero fare un passo indietro». In questo senso va in controtendenza Avellino, disposta a riconfermare Lakovic: «È un giocatore esperto, il diamante che rende tutti migliori». Sull'importanza di investire sui giovani, soprattutto per realtà che possono programmare, Faraoni sottolinea: «È fondamentale l'opera di scouting e reclutamento. Non è facile, perché sono da individuare giocatori da poter inserire in prima squadra». Non usa via di mezzo Mario Boni: «La Sidigas strappando Vitucci a Varese non può nascondersi: vuole vincere lo scudetto». Come al solito non le manda a dire l'ex bomber e oggi opinionista Sky: «Non mi meraviglio di quanto successo, lo stesso accade nel calcio, vedi quanto sta accadendo tra Real Madrid e Psg per Ancelotti. È chiaro che l'obiettivo della Scandone è di allestire una grande squadra, nel tentativo di raggiungere il massimo». Su Pancotto, che Boni ha intervistato per Sky-Sport24 e di cui è stato giocatore, dichiara: «Da uomo di campo ha accettato la situazione, ben sapendo che se la società non si fa sentire da più di un mese è perché ha altre idee».