www.nba.com Un fresco e riposato Larry Bird è tornato a calcare le scene della NBA con gli inidana Pacers. Già allenati nel periodo 1997-2000 e presidente della società nel 2003, Bird

ha vinto il premio Executive of the Year nel 2012, dopo aver trasformato la squadra, segnata dalla rissa di Detroit. Perciò il grande giocatore dei Boston Celtics, l'unico uomo a vincere premio di MVP della NBA, allenatore dell'anno ed Executive of the Year, è tornato a Conseco Fieldhouse ieri per riprendere ufficialmente le sue funzioni di Presidente della Basketball Operations per gli Indiana Pacers. "Ci deve essere una sola voce a rappresentare questo franchise. E io sono tornato a fare quello" ha detto Bird, che ha trascorso l’ultimo anno in Florida per affrontare problemi di salute, ha detto. Sempre però in contatto con l'uomo che lo ha sostituito, Donnie Walsh, e il suo ex capo, il proprietario Herb Simon. La porta per un possibile ritorno è sempre stata aperta: "Questa è casa mia, qui è dove ho iniziato." Bird ha confermato di non aver avuto alcun ruolo nel Draft che si è tenuto stanotte, in cui Indiana aveva la 23° scelta, con cui ha chiamato Solomon Hill, small forward, da Arizona, sotto la supervisione di Walsh e dell’attuale general manager Kevin Pritchard. Bird, alla stampa americana, ha detto la sua prima priorità sarà trattenere il veterano David West, che diventa un free agent lunedi, la seconda quella di migliorare la panchina dei Pacers. Ma sarà mantenuta l’ossatura dell’ultimo anno, in cui i Pacers hanno costretto il futuro campione Miami Heat a sette partite nelle finali della Eastern Conference.