Renato Villalta a ruota libera in questi primi giorni da presidente della Virtus Bologna. Gigli e Poeta. "Vogliamo tenerli. Devo, però, chiedergli di modificare le condizioni. Riceveranno le nostre offerte e

spero possano sposare il progetto. Vanno ringraziati, sono fondamentali per noi come lo sono stati negli ultimi anni. Ma il mondo è cambiato e i loro contratti sono legati a un’epoca che non esiste più". Arrigoni. "Le nostre tempistiche sono state dettate dai playoff, dal fatto di dover liberare e ingaggiare il direttore sportivo. Sono stato onesto fino in fondo: prima della fine dei playoff ho interpellato la signora Cremascoli, presidente di Cantù, chiedendo il via libera. Lei mi ha spiegato che lo avrebbero liberato a fine stagione, autorizzandomi a procedere. Arrigoni mi piace: è entusiasta e pignolo, il giorno del primo incontro ha aperto l’ipad e mi ha srotolato davanti una lista di un centinaio di giocatori… Ha conoscenze incredibili, e con Bechi si è creata una sintonia che mi rende ottimista. Al primo incontro operativo, Bruno mi ha spiegato le sue idee e io subito ho informato Poeta. Il nervosismo eventuale può forse essere dovuto ad altro, ma se uno avanza soldi sarà problema anche del procuratore migliorare le cose. Non dovevano arrivare fino a qui e poi definirsi allibiti". Il nuovo line-up. "Gigli centro titolare e Poeta cambio del playmaker. Le fermo subito l’obiezione su Imbrò: meglio avere un giocatore forte in più che uno in meno. L’importante è rispettare le regole. Cioè: C’è un tetto massimo d’ingaggio al giocatore più pagato, che non vi svelo, e c’è un tetto per gli uomini del quintetto e uno per quelli della panchina. È il motivo per cui riformuleremo l’offerta a Poeta. Uno tra Gaddefors e Andjusic direi che resterà, e potrebbe essere parte del quintetto, l’altro è molto possibile". Lettera agli abbonati. "Per ora posso dirvi che ho avuto i brividi per le risposte di alcuni tifosi alla mia lettera. Sugli abbonamenti abbiamo fatto qualche errore. Per esempio, quello di non pensare a una riduzione per gli Over 70. L’anno prossimo colmerò anche questa laguna. I tifosi contano tantissimo per l’affetto e l’amore verso la Virtus, e molto anche per il budget. Diciamo che lo compongono in un rapporto di uno a due con gli sponsor". Il debito pregresso. “Dicono che non dovrei dormirci la notte. Quando ho accettato questo incarico ho chiarito subito che questo discorso spetta a chi mi ha preceduto, e sono certo al tremila per cento che la parola data avrà un valore: per questo dormo tranquillo. In Virtus si farà tutto alla luce del sole, io sarò chiaro da subito e se qualche giocatore avrà qualcosa da ridire dovrà prendersela col suo procuratore, non certo con la società. Magari non riusciremo a cambiare lo stato delle cose al cento per cento, ma ci stiamo attrezzando e sicuramente prenderemo una strada nuova e diversa”. Sponsor. "Siamo avanti con una trattativa che potremmo ufficializzare a breve. Una realtà italiana (si parla del ritorno di Granarolo, ndr), perché vorrei radicare sul territorio il patrimonio sportivo. Chiaro che alla Kinder non avremmo detto no, ma i tempi sono cambiati".