Impatto con la partita spaventoso per la Montepaschi che va sotto 0-11 con Begic che è troppo per Ortner e una difesa dei Reds nel pitturato maestosa, ma i senesi

non tirano da tre. Green-Hackett non sembrano funzionare, Rochestie molto meglio., che trova dopo English la via del canestro. Spanoulis lascia il posto a Perperoglu, Cournooh va per il 11-20 guadagnandosi i liberi anche perché il quintetto con Ress e Carter è più sostanzioso e l’Olympiacos soffre la differenza. Hunter va a canestro in apertura 13-20, ma poi regala un canestro a Dunston; la musica non cambia, al 15’ è 17-29 con due liberi di Sloukas, peraltro ben marcato da Cournooh. Tenta un recupero Siena ma troppi errori e poi quell’English che spesso si dimentica che a basket si gioca in cinque, graziano a più riprese un Olympiacos abbastanza distratto ma non al punto di non approfittare dell’ennesimo sbaglio senese, con stoppata di Begic su English e veloce canestro dall’altro lato del gigante con l’aiuto di Lojeski. Break greco 7-0 poi Erick Green ricorda di essere un tiratore e infila la prima tripla su appena quattro tentativi di squadra 23-36 con 12 secondi da giocare: Bartzokas disegna due schemi (nel mezzo un fallo intelligente di Cournooh) ma Lojeski sbaglia il buzzer beater. Si riparte con Simmons già in borghese dolorante alla spalla dopo uno scontro con Hackett. E con la tripla di Rochestie, ma le mani dei greci in area non vengono sanzionate mai, e per i Reds altro parziale 0-7 chiuso da Ress con la bomba. Ma il divario è sempre in doppia cifra, Carter schiaccia 35-46 al 25’. Evitando di giocare il basket di corsa che voleva Crespi diminuiscono anche le palle perse, e un gioco ragionato lascia aperte le porte ai tentativi da tre punti. Però l’Olympiacos allunga l’elastico fino al 35-50, English piazza la tripla, la Montepaschi lotta senza rassegnazione e termina il periodo sotto di 12, 43-54.