È l'elemento della natura che ha ispirato maggiormente gli stilisti:
Yves Saint Laurent a
Walter Albini. Da
Gianni Versace a
Dries Van Noten. Ma è soprattutto uno dei suoi allievi prediletti, che gli rende i maggiori tributi:
Giorgio Armani.

Non è un caso che il re della moda milanese gli ha dedicato la sua ultima sfilata, un elogio al blu notte dei Tuareg, il popolo nomade che continua ad abitare le sue dune. Tutta la collezione è un rimando al tono scuro dei mantelli Tuareg: a detta dello stilista, questa sfumatura sarà la più valida alternativa al nero. La prima parte della sfilata è dedicata al giorno: bandita la gonna dalla passerella, i pantaloni caratterizzano la silhouette delle donne. La loro forma è a sigaretta, mentre un leggero drappeggio in vita li rende più morbidi e disinvolti. La lunghezza è alle caviglie mentre i riflessi lucidi nascondo seta oppure chiffon trasparente. Accanto a loro, le nuove giacche simili a boleri si accompagnano a bluse trasparenti.
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