“Che cosa mi hanno fatto? Cosa sono riusciti a farmi? Non è giusto, è allucinante, è incredibile, è schifoso. Sono quasi due settimane che non esco più dalla cella, che

non dormo più, che non vado più all’aria, che non partecipo più a nessuna attività, che non parlo più con nessuno. A malapena mangio, ho lo sguardo fisso e perso nel vuoto. Ho fatto da incensurato 107 giorni di carcere preventivo in regime di massima sicurezza. Quell’incarcerazione mi ha rovinato la vita. Non sono uno stinco di santo, è vero, mi sono preso le mie responsabilità, mi sono fatto la galera. [...] “Soltanto una settimana fa mi hanno aumentato la pena in appello da 3 anni e 4 mesi a 5 anni, e condannato con un’aggravante che si dà ai criminali pericolosi. [...] La vita è una sola e non si può morire marcire dentro una cella costretto a non fare nulla solo perché sei antipatico o hai pestato i piedi a qualcuno troppo potente. Non mi possono anche vietare di rieducarmi. Non è giusto. E io ora dico basta. Voglio giustizia e sono pronto a sacrificare tutto. Anche la mia vita”.