Il tasso di divorzio è pari a 50%, è colpisce oltre 1 milione di bambini negli Stati Uniti ogni anno. Uno studio effettuato recentemente ha notato un cambiamento culturale nell'atteggiamento verso il divorzio e l'effetto che provoca nei bambini coinvolti.
La società, nei confronti del divorzio, è cambiata negli ultimi trenta anni. Nei primi anni sessanta, il termine divorzio non era molto diffuso nè preso in considerazione come avvenimento per una famiglia. Oggi quasi la metà dei bambini nati trascorre il tempo in famiglia con un solo genitore. Il cambiamento della società nei riguardi del divorzio è dovuto anche ai mass media. Le famiglie negli anni '50 erano rappresentate da programmi televisivi per famiglie, famiglie che avevano due genitori, la madre casalinga e con il padre unico lavoratore della famiglia. I programmi televisivi cambiano in modo netto, in relazione alla famiglia, negli anni '90 nei quali non è raro vedere una ragazza madre single che lavora oppure una madre divorziata come badante per i bambini.
Un nuovo termine viene coniato in letteratura per descrivere il nucleo familiare di oggi; famiglia binucleare o ibrida a differenza della famiglia nucleare. Una famiglia definita binucleare è una qualsiasi famiglia che si estende su due famiglie. La principale differenza tra la famiglia nucleare e la famiglia binucleare è la potenziale complessità dei rapporti familiari estesi, i bambini avranno a che fare con il patrigno, la matrigna, i fratellastri, due case e le vacanze divise tra le due famiglie.
Una famiglia ibrida introduce una serie di conseguenze da vivere da parte dei figli, tra cui la spaccatura della famiglia, difficoltà economiche e il conflitto dei genitori.
L'aspetto finanziario di una famiglia coinvolta in un divorzio può cambiare drasticamente. Oggi a differenza del passato più mogli sono economicamente indipendenti, ma nella maggior parte dei casi il loro reddito è quello del loro marito.
Il genitore che prende in custodia i figli è spesso la madre in caso di divorzio. Queste famiglie monoparentali affrontano una drammatica riduzione del reddito entro i primi anni del divorzio.
Anche con l'assegno per il sostegno economico la maggior parte delle famiglie monoparentali condotte dalla madre sono considerate a basso reddito e la famiglia risulterà molto prossima alla soglia della povertà.
Il genitore che non ha reddito proprio e che ha divorziato troverà difficoltà ad aver credito dalle banche.
Le banche invece con il genitore divorziato che può aver credito effettuerà le seguenti operazioni per tutelare la propria società:
- Dimiuiranno il limite del credito richiedibile rendendolo più basso;
- Aumenteranno le pressioni per far pagare i debiti in sospeso.
I bambini che si trovano in una situazione post-divorzio si adattano ad una vita segnata da un reddito basso. I vincoli finanziari portano al genitore in difficoltà economica a trovar lavoro, ad assumere un secondo lavoro oppure a frequentare la scuola serale per aumentare le proprie capacità e di conseguenza le possibilità di trovar un buon impiego lavorativo. Pertanto, il genitore, per i vari impegni giornalieri, diventa meno prensente in famiglia e non seguirà da vicino il proprio figlio sia fisicamente che emotivamente. Quando il genitore è a casa, inoltre si troverà con poche energie sia fisiche che mentali per poter dar la giusta attenzione al proprio figlio. Un'altra conseguenza del reddito basso è anche la perdita di opportunità di partecipare ad attività come la scuola, sport, campi estivi ed altri interessi.
Il divorzio è nella maggior parte dei casi preceduto dal conflitto tra i genitori, seguito dalla separazione che spesso porta alla esternalizzazione dei problemi di coppia dei due. E' importante che i bambini non vivano tal conflitto perchè da studi effettuati si è visto che i figli che non vivono questa fase delicata del divorzio dei genitori ne hanno benefici a differenza di quelli che invece lo vivono.
Tutti e tre i fattori influiscono i figli di genitori divorziati ossia:
- L'interruzione della vita familiare;
- Il cambiamento delle risorse finanziarie a disposizione della famiglia;
- Il conflitto dei genitori.